Vorrei porre alla vostra analisi un sogno fatto…
Salve,
vorrei porre alla vostra analisi un sogno fatto nel pomeriggio , da premettere che sono in un periodo di forti dubbi lavorativi che mi tengono molto in pensiero, in quanto sto aspettando la notizia di un trasferimento che non arriva, e, dal punto di vista sentimentale, sto vivendo una fase di litigi di poco conto nelle ultime settimana con la mia ragazza che ci portano a volte a non star bene, anche se negli ultimi giorni abbiamo risolto e pare che ci siamo chiariti.
Nel sogno c’era il mio bis nonno il quale aveva portato qualcosa per la casa, poi lui si accomoda e beve una camomilla, io gli passo un cuccchiaino per girar la camomilla, ma poco dopo non so come, ma ingoio proprio quel cucchiaino , anche se riesco a respirare ma inizio a far la tosse forte per cercar di cacciarlo dalla gola, a quel punto il sogno finisce. Vi ringrazio per l’attenzione e vi auguro buona serata.
Cordiali saluti
Anonimo
Caro Anonimo,
i sogni sono una potente finestra che ci permette di guardare il proprio mondo interno, proprio perchè, attraverso immagini e situazioni enigmatiche, ci dicono molto del periodo che stiamo attraversando, ma per poterli interpretare non si può prescindere dalla storia personale del sognatore e sono ancora più esplicativi se inseriti in un percorso personale.
Detto ciò, possiamo provare a tradurre il simbolismo degli elementi presenti nella produzione onirica che ci hai raccontato, provando a darti degli spunti di riflessione.
L’immagine del sogno sembrerebbe connettersi a questo momento di vita precario e di passaggio, una sospensione che ti fa perdere il respiro vitale. La gola è lo spazio che ci permette di comunicare attraverso le corde vocali, è il punto di ingresso del nutrimento esterno, il canale che metaforicamente mette in contatto l’esterno con parte più viscerale ed intima. Nel sogno sembra esserci un nodo ingombrante che ostacola e impedisce il fluire del respiro vitale. Un cucchiaino è un elemento non proprio facile da digerire e metabolizzare.
Ogni momento di passaggio prevede la necessità di fermarsi ad ascoltare, sincronizzare il respiro rispetto ai nuovi bisogni che spesso sono nascosti o soffocati da altre parti psichiche più legate alla responsabilità e al dovere.
Liberare le vie aree vuol dire tornare a respirare, a far fluire una nuova energia. Forse potresti partire da questa immagine di un blocco molto arcaico, solo soffermandoti e capendo cosa davvero ti ostacola, ti frena o inibisce, puoi trovare strategie più funzionali per essere libero.
Speriamo di essere stati di aiuto, torna a scriverci se ne sentissi il bisogno.
Un caro saluto!
